Attività dell’Associazione
Le attività dell’Associazione sono le seguenti.
- Prevenzione e contrasto della violenza di genere e domestica, anche attraverso sportelli di aiuto ed attività di recupero per le vittime.
- Formazione sul tema dell’uguaglianza di genere, mediante l’organizzazione di corsi di aggiornamento e convegni.
- Organizzazione di attività per sensibilizzare il grande pubblico. Le attività possono comprendere spettacoli teatrali o televisivi, mostre d’arte, eventi ricreativi, concorsi e tutto ciò che può veicolare i valori fondanti dell’Associazione.
Sportello di aiuto
Durante l’emergenza Covid-19, il numero di violenze domestiche è aumentato in tutta Europa. Una meta-analisi del 2021 mostra gli effetti devastanti delle politiche restrittive, specie in contesti poveri e nei quali c’erano già stati casi di violenza psicologica. In una situazione del genere, le persone più vulnerabili si sono trovate bloccate in casa con il proprio aguzzino, senza possibilità di fuga.
Lo sportello di aiuto de La Scuola DDiritto è stato accanto a tutti coloro che avevano bisogno non solo di conforto, ma anche di consigli pratici e legali. A chi rivolgersi, in una situazione del genere? Dove andare, dato che casa non era più un posto sicuro? Come tornare in società, dopo le esperienze traumatiche vissute?
Sarebbe bello poter dire che lo sportello non serve più, ma non sarebbe vero: la nostra mano rimane tesa per le tante persone ancora vittime di violenza fisica e psicologica.
Chiunque subisca discriminazioni e violenze a casa, sul luogo di lavoro, a scuola, può rivolgersi allo sportello di La Scuola DDiritto per chiedere aiuto. I nostri volontari daranno un primo supporto morale e pratico, indicando quali sono le risorse disponibili per affrontare la situazione. Soprattutto, daranno una mano nel percorso di reinserimento in società, per tornare a respirare dopo mesi o anni di sofferenza.
Sensibilizzazione
Talvolta la cosa più difficile non è tanto combattere la violenza, quanto insegnare a riconoscerla. Quante persone bollano come “complimenti” il cat-calling? Quante persone non ci vedono niente di male in espressioni omofobe e transfobiche, bollandole come semplici “battute”? Per non parlare poi di quanta confusione si fa tra “romanticismo” e “stalking”.
In una situazione del genere, spesso le vittime fanno fatica anche solo ad ammettere di aver subito una forma di violenza. Mettono in dubbio il proprio stesso malessere, si dicono di “non esagerare”. Quando trovano il coraggio di parlarne con qualcuno, rischiano di sentirsi ripetere quell’invito a “non esagerare”, il che le porta a non denunciare anche quando ne avrebbero tutto il diritto.
I progetti di sensibilizzazione de La Scuola DDiritto mirano a combattere questa forma di omertà sociale attraverso la consapevolezza.
I membri dell’Associazione organizzano convegni e corsi di formazione in ambienti critici, come la scuola e le aziende. Con un linguaggio chiaro e non giudicante, insegnano a riconoscere le forme di discriminazione più subdole e che tendono a passare quasi inosservate.
In questo modo, tutti ricevono gli strumenti necessari per rivolgersi agli altri in modo più consapevole, senza abusi involontari.
Comunicazione
Conferenze e corsi di formazione non possono raggiungere tutti, purtroppo. Per questa ragione, l’Associazione porta avanti diversi tipi di progetti di comunicazione, così da toccare un po’ tutte le fasce della popolazione.
Oltre all’ormai fondamentale comunicazione digitale, La Scuola DDiritto sfrutta anche forme di comunicazione più tradizionali: televisione, teatro, giornali, mostre sono solo alcuni dei mezzi con i quali lancia nel mondo il proprio messaggio.
Là dove possibile, l’Associazione unisce i propri sforzi a quelli di Enti con finalità simili, pubblici o privati che siano. Questi possono dare un aiuto prezioso nell’organizzare eventi culturali o sportivi che promuovano l’uguaglianza, qualche volta finalizzati anche alla raccolta di fondi.
Con i soldi raccolti, La Scuola DDiritto finanzia le proprie attività di reinserimento delle vittime di violenza, nonché i progetti di rieducazione di coloro che si sono macchiati di certi crimini. In entrambi i casi, lo scopo ultimo è riportare in società persone consapevoli del proprio valore e di quello degli altri.